La Chiesa Parrocchiale

Nonostante le trasformazioni subite, sia nello stile che nelle superfici, ben visibili nella muratura esterna, in particolare nella parte posteriore, la CHIESA, dedicata alla Beata Vergine Assunta, fu sempre un punto di riferimento, non solo religioso ma anche civile, nel quale la popolazione dibatteva con gli amministratori della “Credenza” problemi di interesse generale e sottoscriveva i patti e i documenti.
Nel 1546 il Comune, proprietario della Chiesa, come lo stemma posto sul portone principale ricorda, iniziò la sua ristrutturazione.
La facciata dal profilo rinascimentale, è scandita da due ordini di paraste o lesene divise da un cornicione dalla modanatura molto semplice e si chiude con un frontone triangolare raccordato con volute. Nella fascia centrale dell’ordine superiore si apre un “rosone” con l’effigie di San Crescentino, il Santo patrono, le cui reliquie sono deposte in un’urna d’argento nella seconda cappella interna L’interno presenta tre navate con poderosi pilastri a pianta cruciforme; il transetto è appena accentuato in altezza dalla presenza di cupole nelle navate secondarie. Lungo la parete della navata laterale destra si aprono cinque cappelle di impianto e decorazione barocca.
Nel 1723 venne costruito l’altare maggiore, maestoso con marmi e decorazioni dorate, qui fu incastonata venti anni dopo la bella pala raffigurante l’Assunzione di Maria, opera del pittore Claudio Francesco Beaumont.
Altre sorprese non mancano: il quadro di Guglielmo Caccia, detto il Moncalvo, dipinto verso la fine del 1500, che raffigura la Vergine del Rosario; il possente organo; gli stemmi del Comune più volte riprodotti; la statua in marmo di Crescentino, coraggioso soldato romano, martire per la fede cristiana; le decorazioni in stile Liberty, il campanile, la casa del Parroco, ex convento dei frati Filippini, e gli antichi affreschi in una cupoletta del lato destro.