“Porta a casa una girandola”
a cura di Redazione
E fai beneficenza al Comitato locale della Croce Rossa Italiana
“Porta a casa una girandola” e fai beneficenza al Comitato locale della Croce Rossa Italiana. È con questo slogan che il Comune di Crescentino ha deciso di dare un seguito all’estate di “Girandolando: il centro storico riparte da qui” che si è conclusa con successo qualche settimana fa. Smontate e riposte negli scatoloni le girandole, che per tutta l’estate hanno colorato Crescentino e il suo centro storico, ora è arrivato il momento della solidarietà. Come pensato sin dagli albori del progetto, l’idea era stata quella che, a conclusione dell’iniziativa, le girandole sarebbero state donate a qualche associazione operante sul territorio per darle un aiuto concreto nella raccolta fondi. Così, durante la scorsa seduta, la giunta comunale ha deliberato di donare centocinquanta delle grandi girandole colorate al Comitato locale della Croce Rossa Italiana affinché le stesse possano essere vendute a tutti coloro che lo desiderano, ad un prezzo simbolico di cinque euro cadauna, dando atto che il ricavato della vendita dovrà essere utilizzato esclusivamente per scopi di natura sociale. Così, un’iniziativa nata per ridare fiducia alla Città dopo i mesi bui del lockdown, avrà ora anche un interessante e prezioso risvolto di natura solidaristica. Per acquistare le girandole ci si potrà recare direttamente alla sede crescentinese della Cri, in via Martiri delle Foibe 13, oppure prenotarle contattando il numero 0161841122. “Pensiamo sia la giusta conclusione di un’iniziativa che ha riscosso davvero tanto successo – hanno commentato il vice sindaco Luca Lifredi e il capogruppo di maggioranza Manuele Venaruzzo – un modo per fare contenti i bambini che fin da quando le hanno viste appese sui cieli di Crescentino hanno desiderato averne una nella propria stanza o giardino e, allo stesso modo, per fare beneficenza ad un sodalizio sempre presente in ogni situazione e che tanto fa per il bene di Crescentino e per la sua comunità”.