Feste Natalizie in zona rossa
a cura di Redazione
Tutte le regole per Natale, Capodanno e l'Epifania per il contenimento del contagio da Covid-19
Dal 24 dicembre fino al 6 gennaio, l'Italia sarà tutta in zona rossa, tranne quattro giorni in zona arancione.
E' quanto ha disposto il Consiglio dei Ministri conun Decreto approvato nella tarda serata di ieri
I giorni in zona rossa: il 24, 25, 26, 27, 31 dicembre 2020 e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio 2021
Spostamenti: Uscite solo per motivi di lavoro, salute e necessità
E dunque è vietato spostarsi tranne che non ci siano motivi di lavoro, salute, necessità e tra questi rientra l’assistenza ad una persona non autosufficiente per la quale si potrà muovere una sola persona con eventuali figli minorenni.
Resta sempre consentito viaggiare per fare rientro alla propria residenza, domicilio o nell’abitazione in cui ci si ritrova abitualmente con il partner . Si potrà uscire per andare nei negozi o a Messa o per fare attività motoria. Sempre con l’autocertificazione.
Incontri. Due non conviventi a tavola, più i bambini
Due posti a tavola in più, oltre a quelli di bambini fino a 14 anni e persone disabili. E’ la deroga concessa al blocco degli spostamenti che consentirà a familiari, fidanzati ma anche amici di incontrarsi nei giorni festivi e prefestivi e dunque di poter festeggiare insieme sia a Natale che a Capodanno rispettando però sempre il coprifuoco entro le 22. In questo caso lo spostamento è consentito una sola volta al giorno e per essere diretti ad una abitazione ubicata all'interno della stessa Regione.
Bar e ristoranti. Sempre chiusi, consentito l’asporto
Bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie saranno chiusi dalla vigilia di Natale per riaprire il 7 gennaio, a festività ormai concluse. E' consentito il servizio a domicilio o per l’asporto entro le 22. Restano aperti gli autogrill lungo le autostrade e i bar in stazioni e aeroporti.
Negozi: aperti supermercati, farmacie, parrucchieri
Supermercati e alimentari potranno restare sempre aperti tranne che il giorno di Natale e il primo dell’anno. Negozi invece sempre chiusi, ma nella lista delle 35 attività commerciali che potranno restare aperte nei giorni di zona rossa ci sono anche parrucchieri, barbieri, farmacie, parafarmacie, librerie, edicole, fiorari, negozi di giocattoli e abbigliamento sportivo, tabacchi e ferramenta, lavanderie e negozi per animali.
Chiusi centri commerciali e mercati tranne che per la vendita di alimentari.
I giorni in zona arancione: 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021
Spostamenti. Libertà di movimento nel proprio Comune
Ci si potrà muovere liberamente ma solo all’interno del proprio Comune o al massimo raggiungere quello più vicino per l’acquisto di beni di prima necessità se non disponibili. Unica deroga concessa dal governo per chi abita in centri con meno di 5.000 abitanti: in questo caso ci si potrà spostare nel raggio di 30 chilometri ma non per raggiungere capoluoghi di provincia. Se si è costretti a muoversi comunque per ragioni di lavoro, necessità o salute o per tornare alla propria residenza, domicilio o abitazione lo si potrà sempre fare muniti di autocertificazione.
Incontri. Nessun limite, ma è raccomandato evitarli
Non c’è nessun limite agli incontri ma la raccomandazione del governo resta sempre quella di evitare di ricevere in casa propria persone non conviventi e di tenere sempre la mascherina indossata se comunque si dovesse decidere di farlo. Soprattutto in presenza di persone anziane o fragili. Restano vietate ovviamente le feste.
Bar e ristoranti restano chiusi
I locali pubblici (bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie) dovranno abbassare nuovamente le saracinesche. Sarà comunque sempre consentito il servizio a domicilio o l’asporto entro le 22. Vietato ai i clienti di sostare a consumare cibi e bevande in prossimità dei locali.
Negozi aperti con orari allungati
Nei giorni in arancione potranno aprire gli esercizi commerciali di qualsiasi tipo, con orari continuati e allungati fino alle 21 per evitare che si creino assembramenti.
Accedendo al link sottostante è possibile consultare il nuovo Decreto legge n° 172 del 18 dicembre 2020: