Mostra di immagini inedite dedicate a Mimmo Càndito
a cura di Redazione
Con la guerra negli occhi. Memorie fotografiche di un reporter di guerra
Sarà inaugurata sabato 17 ottobre alle 16 la mostra fotografica “Con la guerra negli occhi. Memorie fotografiche di un reporter di guerra” che raccoglie numerose immagini inedite di Mimmo Càndito.
L’esposizione, che sarà allestita nell’ex Chiesa della Resurrezione, è stata creata, nell’ambito delle proprie attività progettuali, dal Centro Studi Internazionali di Geopolitica che ha sede presso l’Istituto Comprensivo “Valenza A” di Valenza e curata dal professor Maurizio Primo Carandini, mentre in città sarà realizzata dal Comune di Crescentino in collaborazione con il Circolo Filatelico e Numismatico Crescentinese e la Parrocchia della Beata Vergine Assunta che ha messo a disposizione gratuitamente il locale.
Mimmo Càndito, giornalista e scrittore, è stato una delle firme di punta del quotidiano La Stampa, sulle cui pagine, come inviato speciale, corrispondente di guerra, commentatore di politica internazionale, ha raccontato le più drammatiche crisi mondiali degli ultimi quarant’anni, dal Medio Oriente all’Afghanistan, dal Golfo all’Africa, dall’America Latina al Maghreb, dall’Europa dell’Est all’Asia. E poi l’Australia, il Perù, la Turchia, l’India, la Spagna, i terroristi dell’Eta e dell’Ira e gli indios perduti nelle giungle dell’Amazzonia. Docente di Teoria e tecniche del linguaggio giornalistico all’università di Torino, è stato per diciotto anni direttore della rivista letteraria “L’indice dei libri” e presidente italiano di Reporters sans frontieres. Ha vinto numerosi premi giornalistici come “Miglior inviato speciale italiano”. Tra i suoi ultimi libri “C’erano i reporter di guerra/Storie di un giornalismo in crisi da Hemingway ai social network”.
Mimmo Càndito, scomparso il 3 marzo 2018, con Crescentino ha sempre avuto un legame speciale. Per quarant’anni è stato il marito di Marinella Venegoni, crescentinese doc, anche lei giornalista de La Stampa, sindaca della Città per due mandati, dal 1995 al 1998 e dal 2009 al 2014.
Su una trentina di grandi pannelli esposti in uno dei più importanti edifici storici di Crescentino, indubbio tesoro del barocco piemontese recentemente recuperato, scorreranno decine di immagini: ragazzini con la kefiah che giocano su un carro armato, la Somalia devastata dalla guerra civile e il genocidio in Ruanda, poi il Nicaragua di Noriega, l’Iraq di Saddam (e del presidente Usa Bush padre), la Libia di Gheddafi: tutte fotografie inedite che Mimmo Càndito, scattava con le sue Nikon.
La mostra, sarà visitabile fino al 31 ottobre, dal lunedì al giovedì dalle 16 alle 19 e nei giorni di venerdì, sabato e domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. L’ingresso è libero. Per informazioni si può contattare l’ufficio cultura della Città di Crescentino al numero 0161833131.
“Ospitiamo con grande piacere la mostra dedicata al compianto Mimmo Càndito – ha commentato il sindaco Vittorio Ferrero - un uomo vero, un grande essere umano, che amava le persone e ne raccontava le sue esperienze. Durante i suoi innumerevoli viaggi di lavoro, nei teatri di guerra più difficili e delicati, ha saputo cogliere in scatti fotografici gli attimi della storia, mentre essa gli passava davanti agli occhi. Un crescentinese d’adozione che tanto amava la nostra Città e a cui siamo tutti affezionati”.