Buoni spesa per residenti in difficoltà economica causa Covid-19
a cura di Redazione
Distribuiti oltre 58mila euro che sono andati in favore di 199 nuclei famigliari - 553 le persone totali che sono state aiutate
Sono stati 11.725 i buoni spesa che sono stati distribuiti a residenti in difficoltà economica causa Covid-19.
Questi ticket sono andati a beneficio di 199 nuclei famigliari per un totale di 553 cittadini crescentinesi che sono stati aiutati.
Importanti le cifre che sono state impegnate per questa operazione di solidarietà:
€uro 49.628,59 l'importo che era stato destinato dal Governo al Comune di Crescentino per questa finalità, a cui sono stati aggiunti €uro 4.170,00 arrivati grazie alle donazioni sul conto dedicato.
Queste cifre sono poi ancora state incrementate da €uro 4.751,41 messi a disposizione dall'Amministrazione Comunale, per un totale complessivo di €uro 58.625,00.
E' inoltre stato concesso al Comitato Locale della Croce Rossa Italiana un contributo straordinario per le attività connesse all’emergenza Covid-19 pari ad €uro 3.000,00 per l’acquisto di generi alimentari e di prima necessità con cui supportare ed ampliare la platea di beneficiari attualmente in carico alle strutture facenti parte dell’Emporio Solidale di Crescentino (anche segnalate dal CISS o da questo Comune).
"A nome mio, di tutta l’Amministrazione comunale e dell’intera comunità di Crescentino - ha commentato il Sindaco Vittorio Ferrero - desidero ringraziare per le generose donazioni che state effettuate nell’ambito dell’iniziativa “Crescentino Solidale” che ha avuto l’obbiettivo di costituire un fondo per gli aiuti alimentari con cui aiutare le persone che più di altre hanno subito gli effetti economici di questo difficile periodo. La Comunità crescentinese è sempre stata una comunità forte e resiliente. Gesti solidali come il questi, fanno particolarmente bene nel periodo che stiamo vivendo e contribuiscono a tenere accesa la speranza dei cittadini, provati e spiazzati dalla pandemia e evidenziano, se mai ce ne fosse bisogno, la forte responsabilità sociale che ha sempre caratterizzato ogni crescentinese".